Scrivere sulla sabbia equivale a non lasciare traccia poiché vento ed acqua cancellano puntualmente qualsiasi segno, preparando nuovi fondali.
Effigiare sulla sabbia volti che, per il loro valore storico e simbolico, rimandano all’idea di eterno, forma un ossimoro complementare a se stesso e nella porosità della materia, sfiorata dalla mano, si accarezza l’idea del tempo infinito.